Oltre a quello dei furriadroxius e dei medaus esistono in Sardegna altri sistemi di insediamento sparso.
Cantone
Il "cantone" era il sistema territoriale inteso come organismo
politico ed economico autonomo, ed era definito non solo dallo scenario
morfologico-paesaggistico ma soprattutto dalle particolari relazioni che
in esso si svolgono tra i nuraghi arcaici, semplici e complessi, gli
abitati con e senza nuraghe, i centri cerimoniali, i monumenti funerari
(…).
Nurra
In epoche più tarda, la prima area in cui si è affermato
l’insediamento di tipo sparso coincide con la regione della Nurra dove
vennero dirottati dalle autorità turritane, tra la fine del ‘500 e gli
inizi del ‘600, una parte dei lavoratori rimasti disoccupati a causa
della crisi dello scalo di Porto Torres. A questi vennero donate terre
da coltivare.
Cuiles
L’operazione portò alla costituzione di entità fondiarie di varia dimensione denominate cuile (dal
latino cubile ovvero ovile). Le abitazioni erano contenute in spazi
recintati per le colture. Alcuni cuili mantennero la tipologia di casa
sparsa, altri si raggrupparono in nuclei (Biancareddu, La Pidraia, Santa
Giusta ecc), altre volte determinarono la nascita di villaggi
(Palma-Dula, La Corte ecc).
Sarrabus e Bacili
Il Sarrabus è l’altra regione che presenta un consistente processo
di insediamento sparso. Si tratta di un’area, che dopo il grave
spopolamento medievale, ha avuto i terreni occupati dalle transumanze
dei pascoli del Gennargentu. Gli stessi pastori sul finire del XVII
secolo decisero di stanziare nell’area. La struttura unifamiliare fu
contenuta nel bacili composti da modesti vani, eretti in muratura, cui
si affiancano tettoie o modesti rustici. L’evoluzione da casa sparsa a
nucleo si è avuta in casi rari (Solanas - Su Rei).
Bonifiche
Altri luoghi dell’insediamento sparso sono quelli delle bonifiche
che ebbero inizio, in epoca medievale, con le opere monastiche. Dopo
l’abolizione dei feudi, avvenuta nel 1839, e del diritto di ademprivio,
ossia dei diritti di uso civico (anno 1865), molti terreni vennero
risanati ad opera di privati, ma per giungere ad un vero risanamento
idraulico e all’intensificarsi dell’insediamento sparso si dovrà
arrivare alle bonifiche integrali. Nacquero Arborea e Fertilia. I lavori
di bonifica continuarono con l’Ente per la Trasformazione Fondiaria ed
Agraria in Sardegna (ETFAS). In Sardegna sono state costruite circa 2000
case poderali e circa 40 borgate (…).
* Da: REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA. PIANO PAESAGGISTICO REGIONALE. Legge Regionale 25 novembre 2004, n° 8. Allegato alla Delibera G.R. n°36/7 del 5 settembre 2006. IL PAESAGGIO CULTURALE DELLA SARDEGNA. Relazione Generale VOLUME 7/7 – punto 18