Il principio della sussidiarietà stabilisce la possibilità di intervenire ad ogni livello della struttura di governo (Stato, regioni, province, comuni), ma anche direttamente da parte dei cittadini, quando è necessario compiere attività di interesse generale.
In altre parole si può dire che non esiste una sola responsabilità nella gestione e nel controllo di cose, beni o azioni di interesse pubblico, ma che tutti sono responsabili.
Più precisamente l'art. 118 della Costituzione prevede che "Stato, Regioni, Province, Città metropolitane e Comuni favoriscono I'autonoma iniziativa dei cittadini, singoli e associati, per lo svolgimento di attività di interesse generale, sulla base del principio della sussidiarietà".
Rispetto ai beni tutelati dalla Costituzione, siano essi ambientali (territorio, mare, …) culturali (arte, paesaggio, … patrimonio), sociali (lavoro, istruzione, salute, …), il principio della sussidiarietà consente di intervenire con azioni dirette di salvaguardia quando gli stessi beni sono messi a rischio di trasformazione (danni reversibili) o peggio di distruzione (danni irreversibili).
La vicenda legislativa e normativa specifica, inerente la responsabilità rispetto la tutela di tali beni, ha visto negli anni il principio della sussidiarietà applicato a livello istituzionale con leggi di “delega”, dallo Stato alle regioni e di “subdelega”, dalle regioni alle province e da queste ai comuni.
In tempi più recenti, data per acquisita la responsabilità di tutti rispetto ai beni comuni, sempre più frequentemente, sono stati proprio i cittadini a proporre l’applicazione del principio della sussidiarietà, dando vita ad azioni o ad associazioni che, in collaborazione con enti pubblici, sono finalizzate alla salvaguardia per la valorizzazione di tali beni, riconosciuti quali strumenti di sviluppo economico e sociale.
esperienze
Obiettivo Sussidiarietà Orizzontale
azioni condivise di valorizzazione e sviluppo - azioni e attività in corso |